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_________AGGIORNAMENTO
25 Maggio 2020_________
(precedente:
18 Maggio 2020 all'apertura delle attività)
Quello
che segue è il nuovo Protocollo Professionale dei “Massaggi Dea in
sicurezza", aggiornato in accordo alle norme legislative attualmente
vigenti.
Il
protocollo continua a essere una bozza dinamica perchè in questa fase di
transizione rimane impossibile renderne definitiva la parte relativa agli
obblighi di legge, in continuo mutamento. I
futuri aggiornamenti
a questo documento saranno segnalati
dal cambiamento della data d'intestazione, inoltre le modifiche rispetto
all'aggiornamento precedente sono sempre segnalate con un testo
di questo colore.
Eravamo tutti in attesa di disposizioni
chiare e univoche, da parte
degli organi competenti, relativamente alla riapertura dei
"Servizi alla persona" e alla definizione dei provvedimenti, delle norme e delle
regole alle quali anche ogni Professionista Dea avrebbe dovuto attenersi.
Tuttavia le aspettative sono state esaudite solo in parte e ci troviamo
far fronte a qualche importante lacuna, con dubbi interpretativi che
riguardano soprattutto i dispositivi di protezione individuale.
I
nuovi riferimenti legislativi ai quali riferirci, al momento, sono i
seguenti:
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1)
il Documento
Tecnico stilato da INAIL e Istituto Superiore di Sanità
(abbreviato nel
testo a seguire con il termine "DT")
2)
il
DPCM del 17 maggio 2020 (abbreviato
"DPCM")
3)
l'Allegato
n. 17 del DPCM del 17 maggio 2020 (abbreviato
"A17")
4)
le Ordinanze Regionali (abbreviate
"OR")
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Nel
caso in cui questi riferimenti trattino lo stesso argomento,
ma in termini diversi,
le Ordinanze Regionali prevalgono
territorialmente sia sul DPCM, sia sul Documento Tecnico. Le prime,
infatti, solitamente traggono i propri principi proprio da questi
riferimenti ufficiali, ed inoltre è espressamente prevista dal DPCM
l'autonomia regionale nel regolamentare la materia entro i propri confini.
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Massaggi
Dea sempre sicuri e senza timore
Una situazione complessa come quella che stiamo tutti condividendo obbliga anche
ogni professionista dell'Estetica e del Benessere a modificare il proprio comportamento professionale, con l'imperativo categorico di adottare
ogni comportamento e dispositivo di protezione che garantisca la massima sicurezza per la salute di entrambi, sia della Professionista, sia della Cliente.
Il Protocollo di seguito descritto non è un semplice elenco di norme ma comprende
utili consigli e suggerimenti derivanti anche dall'esperienza in campo
sanitario.
Il
Protocollo è da considerarsi
specifico per l’applicazione del Massaggio Dea, nonché complementare,
quindi non
sostitutivo, rispetto ai protocolli di sicurezza anti-contagio governativi
e a quelli realizzati dai rispettivi organi di regolamentazione professionali,
entrambi i quali comprendono, con maggiore e più pertinente competenza,
anche le scrupolose norme di igiene, sicurezza e sanificazione degli
ambienti di lavoro e dei lavoratori, che questo protocollo, di
conseguenza, non si dilunga a ripetere.
L'adesione al Protocollo è
obbligatoria per tutte le Professioniste Dea certificate dal test teorico pratico e conseguentemente autorizzate a utilizzare promozionalmente il Marchio dei Massaggi Dea nel proprio ambito professionale. E' invece
suggerita e fortemente auspicabile, ma volontaria, per tutte le altre.
Le norme considerate riguardano:
1)
l’igiene e la disinfezione delle mani
2) l’impiego di dispositivi di protezione individuali
3) l’alternativa del Massaggio senza contatto Dea+ Kalè
4) l’aromaterapia specifica
5) la gestione della Cliente e la misurazione delle temperature
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1a)
IL LAVAGGIO DELLE MANI
Prima di iniziare il Massaggio,
il lavaggio accurato e prolungato delle mani dovrebbe essere fatto
possibilmente a vista della Cliente, quindi utilizzare di
preferenza il lavabo in cabina se presente.
Mani belle e curate sono anche un
nostro importantissimo biglietto da visita, sempre esposto alla vista
della Cliente, quindi detersione e disinfezione si, ma con massima
attenzione anche alla pelle delle mani. Lavarle
e disinfettarle alla fine d'ogni trattamento e ripetere
l'operazione poco dopo, di fronte alla nuova cliente prima di
iniziare il prossimo massaggio, è infatti notevolmente stressante per
la pelle, rendendo fondamentale sia l'utilizzo di detergenti rispettosi
dell'integrità cutanea, sia l'applicazione il più spesso possibile
di una buona crema idratante, emolliente e restitutiva.
(Dobbiamo
tener conto che l'olio vegetale utilizzato durante il massaggio si
amalgama benissimo con il film idrolipidico che protegge la nostra pelle
in superficie, formando un tutt'uno. Durante l'insaponamento subito dopo
il massaggio le catene lipofile delle molecole di detergente si attaccano
all'olio che unge le nostre mani, in quanto materiale lipidico per
eccellenza, così che il risciacquo si porta via, insieme all’olio,
anche una maggiore abbondanza di film idrolipidico amalgamato con esso,
disidratando la superficie della pelle delle mani più di quanto avvenga
in un lavaggio ordinario).
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1b)
LA DISINFEZIONE DELLE MANI
Dopo
il lavaggio delle mani, la loro disinfezione con
apposito gel disinfettante va sempre fatta a vista della Cliente.
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2a)
MASSAGGIO CON I GUANTI O SENZA?
La
questione è stata ampiamente approfondita in una nota a parte, della quale a seguito è pubblicata la parte
conclusiva. Per consultare la nota completa, cliccate
qui! A prevalere tra le diverse fonti normative è sempre e comunque l'Ordinanza Regionale che regolamenta nel proprio territorio le attività di servizio alla persona, e poiché
l'interpretazione regionale delle norme governative non è imprescindibilmente univoca, al momento
non può nemmeno essere data una risposta che possa ritenersi valida per
tutti. La luce
verrebbe, finalmente, dalle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e
Produttive” (Documento 20/94/CR01/COV19 della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 25 maggio 2020), le quali entrando nel merito della questione così si esprimono:
“E’ consentito praticare massaggi senza guanti, purchè l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso.” Speriamo dunque che ogni Regione Italiana si riferisca ora espressamente a queste Linee Guida con le proprie
Ordinanze territoriali, lasciando la scelta tra massaggio con i guanti monouso e quello “a mani
nude”... alla Professionalità del/la Professionista, al buon senso, e alla consapevolezza maturata nella cliente in conseguenza all’adeguata e corretta informazione ricevuta dalla propria Professionista di fiducia! E' ovvio, infatti, che
qualora la propria normativa regionale prescrivesse espressamente l'obbligo di massaggiare con i guanti, o di effettuare tutti/qualsiasi trattamento di cura rivolto alla persona indossando i guanti, anche la Professionista Dea sarebbe costretta a far prevalere la propria professionalità e il rispetto della legge sull'eventuale repulsione istintiva nei confronti di questo filtro innaturale, per quanto questa integrazione possa essere non facile da accettare e anche da gestire.
Qualora, al contrario, le ordinanze e i regolamenti della propria regione d'appartenenza non prescrivessero esplicitamente tale obbligo, e la Professionista Dea preferisse (come probabile e lecito) continuare a massaggiare "a mani nude" come sempre fatto, è bene
consapevolizzare la Cliente che richiedesse comunque di essere massaggiata con i guanti del fatto che si tratta di
un'opzione superflua, dal punto di vista della salvaguardia della SUA salute da un'eventuale contagio, nonché
palesemente svantaggiosa, innanzitutto per lei stessa, quantomeno per una serie di motivi:
-
non solo
le nostre mani, accuratamente lavate e disinfettate davanti agli occhi della Cliente, offrono certamente lo stesso livello di sicurezza,
ma va anche ricordato che il massaggio ricevuto naturalmente dalle mani è sempre e comunque nettamente superiore dal punto di vista emozionale e sensazionale del contatto;
-
il massaggio con i guanti è
assai più faticoso per i tendini delle mani e, dunque, chi massaggia
non può garantire di poter applicare un trattamento della stessa intensità pressoria, ossia
della stessa efficacia, rispetto alle ‘mani nude’;
-
il maggior carico che comporta sui tendini delle mani e l’eventuale non obbligatorietà a norma di legge locale del massaggio con i guanti, ne giustificherebbero certamente un
prezzo diverso;
-
i guanti monouso in nitrile sono un dispositivo di protezione individuale
costoso e attualmente assai poco reperibile anche per i sanitari, dunque è certamente preferibile utilizzarli soltanto laddove sia davvero indispensabile e questo non è razionalmente il caso del massaggio manuale;
-
il massaggio richiede anche l'impiego degli avambracci e talvolta dei gomiti, dunque i guanti che coprono soltanto le mani sono praticamente inadeguati a evitare completamente il contatto fisico di un massaggio normale;
ciò significa che un massaggio Dea applicato con i guanti, ad esempio, volendo rispettare l’assenza totale di contatto diretto delle mani,
non può essere completo;
-
lo smaltimento dei milioni di guanti monouso utilizzati ogni giorno dai lavoratori e dai cittadini italiani comporta un
notevole impatto ecologico-ambientale, il che costituisce un altro buon motivo per utilizzarli soltanto laddove veramente utile;
-
alcuni massaggi non si prestano assolutamente ad essere applicati con i guanti, soprattutto quelli
olistici/gestaltici. Il Massaggio Dea Olopercettivo, ad esempio, non può e NON DEVE assolutamente essere fatto con i guanti, senza eccezioni, perché
verrebbero meno tutte le motivazioni che ne stanno alla base!
_____MASSAGGIO DEA CON I GUANTI, QUANDO SI PUO'/DEVE FARLO_____
I Massaggi Dea Drenanti Modellanti manuali e/o strumentali
possono essere fatti con i guanti soltanto:
-
qualora vi
sia obbligo di legge regionale/locale;
-
se
la/il Professionista Dea li ritenesse un dispositivo di protezione individuale fondamentale per la propria sicurezza e
scegliesse volontariamente di utilizzarli;
-
nel caso in cui la Professionista Dea accettasse di
acconsentire ad una richiesta specifica della propria Cliente per identico motivo;
-
se fosse previsto dal Regolamento Interno del Centro presso il quale sta prestando la propria opera professionale.
Nei casi appena considerati può essere utile per entrambi, Professionista e Cliente, conoscere i risultati soggettivi di un test preliminare del Massaggio Dea con i guanti, osservato sia dal punto di vista di chi massaggia, sia da quello di chi è massaggiato, eseguito durante il
lockdown. Potete
trovare ogni dettaglio del test cliccando
qui!
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Eventualità
di Massaggio
Dea con i guanti - Consigli
e suggerimenti:
-
preferire
guanti in materiale diverso dal lattice, poiché è un materiale
sempre più allergizzante. Il nitrile è l'alternativa più diffusa, oltre
che
prescritta esplicitamente dal
DT;
-
verificare
sull'etichetta della confezione, o comunque sulle indicazioni del
venditore, la loro resistenza all'olio, altrimenti potrebbero
non durare fino alla fine del massaggio;
-
prevenirne
lo strappo durante il trattamento contenendo adeguatamente la
lunghezza delle unghie;
-
indossarli
in modo che siano il più possibile aderenti alle dita da
cima a fondo, per favorire un contatto il più simile possibile a quello pelle a
pelle e ridurre la formazione di pieghe.
-
considerando
che sono solitamente senza polveri all'interno, che ne riducano
l'attrito sulla pelle, prevedere almeno un minuto di tempo dopo il
lavaggio delle mani prima di indossarli, in modo da far asciugare
completamente la pelle e riuscire a infilarli facilmente senza
danneggiarli. Per ridurre il più possibile il tempo di
asciugatura delle mani, tale da permettere di indossare agevolmente un
nuovo paio di guanti, è bene tenere a disposizione delle salviette
di carta assorbente.
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2b)
LE PROTEZIONI PER IL VISO
L'obbligo
perentorio d'indossare la mascherina durante i trattamenti dei servizi
alla persona è esplicitamente riportato e ripetuto in tutte le normative
di riferimento attualmente vigenti. La mascherina dev’essere indossata
anche dalla Cliente, a sola eccezione della fase del massaggio in posizione prona in cui il viso
fosse appoggiato all’eventuale foro sul lettino.
La
mascherina FFp2 senza valvola in abbinamento alla visiera, come previsto
dall'A17 "nell'erogazione della prestazione che richiede una
distanza ravvicinata", può comportare un importante difficoltà
respiratoria ed è da limitarsi esclusivamente e strettamente al tempo
di massaggio del viso, del seno, delle braccia e dell'addome in posizione supina.
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Protezioni
per il viso - Consigli
e suggerimenti:
-
Scegliere
quando possibile una visiera leggera, a basso impatto visivo, facilmente
regolabile sia in circonferenza, sia in
inclinazione (per poterla alzare facilmente sulla testa quando non
indispensabile, ad es. durante il massaggio di gambe, piedi, schiena e
glutei), provvista di fascetta assorbisudore e di distanziatore
frontale, il quale allontanando la visiera dal viso e aumentandone
la ventilazione la rende più
confortevole e ne previene l'appannamento più efficacemente
che con altri accorgimenti (quali i trattamenti antiappannanti della
superficie o
la doppia visiera come nei caschi da motociclista);
-
per proteggersi a vicenda anche dalla più remota possibilità di contagio durante il massaggio,
(salvo, come
anticipato, per obbligo di legge, se il massaggio prevede anche il
trattamento del viso e delle aree a esso più vicine)
è più che sufficiente che la mascherina della Cliente e della Professionista siano di
"tipo chirurgico" (come quella raffigurata nell'immagine), in virtù del fatto che se basta a mantenere sterile il campo operatorio, davanti al viso del chirurgo, è ovviamente altrettanto efficace nel garantire la stessa protezione e sicurezza anche a
loro;
-
preferendo
incrementare ulteriormente il livello della propria protezione anche
indipendentemente dal tipo di massaggio Dea e dell'area trattata, Professionista
e Cliente possono indossare una mascherina
FFP2 senza filtro, oppure due mascherine chirurgiche sovrapposte
che offrono simile protezione;
-
l’FFP2 e l’FFP3 con
filtro, invece, destinate al personale sanitario che assiste i pazienti infetti, possono essere utilizzate esclusivamente a patto d’essere
coperte a loro volta da una mascherina chirurgica, in quanto il loro filtro è attivo soltanto in entrata ma è del tutto aperto in uscita, dunque non protegge le altre persone dalla possibilità di
contagio;
-
per non rendere controproducente l’impiego della mascherina da parte della Professionista, facendola diventare un ricettacolo microbico, è auspicabile ch’essa sia
sostituita (oppure rigenerata, se predisposta al riutilizzo) almeno ogni turno
lavorativo;
-
quando possibile preferire alle mascherine con gli elastici, da agganciare alle orecchie, quelle con i
laccetti annodabili e dunque regolabili, che una volta indossate sono tollerabili continuativamente assai più a lungo (gli elastici, infatti, alla lunga possono scatenare
un improvviso e crescente dolore dietro alle orecchie che sarebbe molto difficilmente
rimediabile durante un massaggio senza poter togliere la mascherina);
-
apprezzabile
l'accorgimento di utilizzare mascherine con lo strato esterno
colorato o disegnato che ne attenui visivamente l'impatto, ma l'insieme
risultante deve mantenersi comunque decoroso e professionale.
-
quando
possibile preferire mascherine con apposito ferretto per sagomarle e
ancorarle meglio intorno al naso, perchè stanno più ferme e
consentono un maggior isolamento respiratorio (offrono dunque
protezione leggermente maggiore, se pur sempre insufficiente a
prevenire il contagio soprattutto a distanza molto ravvicinata);
-
in
ordine di efficienza tenere come ultimissima scelta, ancora dopo le
mascherine senza ferretto, quelle rettangolari piane senza
plissettature e in materiale non elastico come il tnt, entrambe con il
grave difetto di non aderire alle curve del viso e dunque di scendere
troppo facilmente dal naso, costringendo chi le indossa a continui
rimaneggiamenti per riposizionarle e dunque a staccare le mani dal
corpo dando discontinuità al massaggio. Nondimeno ricordiamo anche
che dopo aver toccato le mascherine all'esterno dovremmo interrompere
il trattamento del tutto per disinfettarci nuovamente le mani (o
cambiare i guanti), e che anche la Cliente lo sa perfettamente.
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2c)
GLI ALTRI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
L'utilizzo
del camice o grembiule, possibilmente monouso, è genericamente
reso obbligatorio dall'A17, salvo diverse indicazioni legislative a
livello regionale o locale.
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3)
L’ALTERNATIVA A ZERO CONTATTO:
IL MASSAGGIO DEA+ KALE’
Una valida e ancor più efficace alternativa a tutti i massaggi drenanti e modellanti manuali, dunque con contatto diretto pelle a pelle, sono i
Massaggi Dea+ con strumenti in legno, dove possono essere anche soltanto gli strumenti, e non più le mani, a toccare la pelle della Cliente.
In particolare il protocollo
Dea+ Kalè, con la preziosa integrazione delle calze a compressione graduata, va anche oltre togliendo completamente alla cliente il contatto dell’operatrice e perfino dello strumento, costituendo quindi
la più valida proposta per le Clienti che manifestassero la più intensa o irragionevole paura del contatto diretto. A questo proposito, per rassicurare la Cliente non soltanto sull’innocuità ma anche
sull’efficacia degli strumenti Dea+ rispetto alle mani, valga la seguente constatazione di fatto: ai Corsi di Formazione ai Massaggi Dea che comprendono sia la formazione manuale, sia quella strumentale, le Allieve fanno esperienza diretta di tale comparazione interrompendo il massaggio, per correre in bagno,
almeno il doppio delle volte durante l’apprendimento del protocollo
Dea+ Kalè rispetto alla sua versione interamente manuale.
L'utilizzo
delle calze può essere incompatibile con il caldo della stagione estiva soltanto
qualora il massaggio Dea+ Kalè fosse realizzato in un luogo impossibile
da mantenere sufficientemente fresco con l'aria condizionata.
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4)
L’AROMATERAPIA SPECIFICA.
Se l'olio da massaggio è vegetale e si presta
all'aromaterapia, a richiesta della cliente deve poter essere aromatizzato con Tea Tree Oil o con
olio essenziale di timo (1-2 gocce/massaggio), sostanze naturalmente antisettiche alle quali sono riconosciute anche proprietà
antivirali.
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5) L’IDONEITA’
DELLA CLIENTE E LA
RILEVAZIONE
DELLE TEMPERATURE
La Cliente sintomatica non deve esser fatta entrare nella cabina da massaggio. La serietà del Centro e della
Professionista prevede di far sempre sottoscrivere alla Cliente un’autocertificazione, nella quale ella dichiari di
non avere sintomi o segni di alcuna affezione acuta (soprattutto temperatura corporea superficiale
che fosse superiore a 37,5°C., tosse, starnuti o dispnea/affanno) e di non rientrare nelle categorie di legge sottoposte a isolamento/quarantena per l’epidemia in corso. Ciò presuppone che,
se l’evidenza rivelasse invece il
contrario, la Professionista sarebbe assolutamente legittimata a invitare la Cliente a rimandare il massaggio a quando tutti i suoi
segni e sintomi saranno scomparsi, per salvaguardare sia la propria salute, sia quella delle clienti che successivamente
dovessero entrare nella stessa cabina, pur se ovviamente sanificata ogni volta.
Contestualmente all’atto di ricezione dell’autocertificazione, o comunque prima dell’accesso alla cabina da massaggio, è
auspicabile (ma non imposto per legge) che la Professionista Dea testi la temperatura della Cliente con
termometro a infrarossi, ma dimostrando con
autotest a vista d’essere ella
stessa asintomatica.
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Abbia
infine cura, la Professionista Dea, di:
-
far
mantenere l'adeguata distanza tra le
clienti, secondo la normativa al momento
e localmente vigente ma non al di sotto di
un metro;
-
prendere
gli appuntamenti in modo da evitare
sovrapposizioni d’attesa di più
clienti contemporaneamente, tenendo conto
opportunamente del tempo necessario alla
sanificazione della cabina tra una cliente e
la successiva;
-
predisporre
nella cabina opportuni e specificati “spazi
per la Cliente” che siano idonei ad
accoglierne il vestiario,
la borsa, l’ombrello, il cellulare e gli
altri effetti personali, in modo da
delimitare e se possibile ridurre il numero
e l’estensione degli spazi e degli oggetti
da disinfettare tra una cliente e l’altra,
per ottimizzare il più possibile i tempi. I
disinfettanti raccomandati sono
quelli a base di alcol etilico a 70° o di
ipoclorito di sodio allo 0,1%.
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Non
lasciamoci contagiare nemmeno dal terrore
del contatto.
Adottando
questi accorgimenti possiamo
fare e ricevere il
Massaggio
Dea
in totale sicurezza!
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