Abstract
Innovare
uno strumento professionale o un metodo operativo
significa promuoverne la revisione e realizzare
nuove soluzioni migliorative.
L’esposizione
mostrerà come le tecniche di massaggio manuale
drenante più diffuse nei centri Estetici/Wellness
condividano una base teorica rivelatasi inconsistente
di fronte ad una revisione scientifica e razionale. La
pratica quotidiana nelle cabine d'estetica aveva del
resto già suscitato molti dubbi, tra le operatrici
del settore, sull’effettiva efficacia di certe
procedure autorevolmente riconosciute come valide e
vincolanti, al punto che le personalizzazioni della
tecnica originale, per adattarla ad esigenze estetiche
per le quali essa non era stata concepita, sono
arrivate spesso a snaturarla completamente.
La
fondatezza di quei dubbi ha trovato riscontro
nell’approfondimento dell’anatomia, della
fisiologia e delle dinamiche circolatorie dei fluidi
corporei, confermando l’inutilità della
stimolazione preliminare del collo e
dell’apertura/liberazione dei 'terminus' e della
cisterna di Pecquet, nonché l'inopportunità di
rivolgersi con manualità leggere al solo circolo
centripeto superficiale e di rinunciare alla sinergia
delle risorse cosmetiche effettuando il massaggio
senza utilizzare unguenti. Tutto ciò ha motivato la
sostituzione di un modello teorico indimostrabile con
una più solida base scientifica e razionale, sulla
quale si fonda un nuovo metodo operativo drenante
modellante che esprime il massimo del proprio
potenziale nel Massaggio Dea, uno strumento
professionale innovativo che si rivolge unicamente
alle riceventi sul lettino da massaggio dei Centri
Estetici/Wellness che non necessitino di cure
riabilitative di diversa pertinenza.
L’innovazione
è un processo dinamico e il Massaggio Dea si propone
come un punto di partenza diverso per la realizzazione
di nuove soluzioni professionali migliorative, come il
nuovo Massaggio ‘Dea+’ che utilizza strumenti in
legno naturale per intensificare gli effetti
dell’azione manuale.
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